Mi chiamo Enzo Fracchia e sono un medico… ma non vi parlerò del mio curriculum vitae (se non per elementi essenziali, per il resto basta cercare su Google) ma piuttosto della mia visione di medico e di quello che ho creato nel mondo dell’Anti-aging
Su questo sito sarà possibile ricavare informazioni, frutto del mio lavoro e delle mie ricerche degli
ultimi 30 anni, utili a mantenersi in salute il più a lungo possibile, attraverso la cura principalmente
della propria circolazione, attivando anche i meccanismi di auto-guarigione dell’organismo, molto
spesso dimenticati dalla medicina convenzionale.
Mi sono laureato in Medicina e Chirurgia nel 1987 e specializzato in Chirurgia Vascolare nel 1992.
Dal 1993 sono Dirigente di I livello presso la S.C. di Chirurgia Vascolare presso l’E.O. Galliera di
Genova.
Faccio ancora parte di quella generazione di persone che hanno Servito la Patria,
trascorrendo quasi un anno nel Corpo degli Alpini della Brigata Julia, in Friuli Venezia-Giulia;
periodo durante il quale in qualità di Assistente di Sanità (essendo già medico) ho gestito le
infermerie di 2 caserme, ricevendo un Encomio Semplice per l’attività svolta (una Decorazione in
periodo di pace).
Nell’ambito della mia esperienza professionale ho assistito e vissuto in prima persona, nell’arco
temporale che va dall’inizio degli anni ’90 ai giorni nostri, una importante evoluzione in campo
medico-chirurgico, sia per quanto riguarda la tecnologia mirata alla diagnosi delle malattie,
vascolari e non, che delle tecniche chirurgiche, sempre più sofisticate e meno invasive.
In parallelo a tanto sviluppo tecnologico, anche il famoso rapporto medico-paziente ha subito dei cambiamenti, in relazione all'avvento di Internet. E questo ha rappresentato uno stimolo e spunto per un approccio rinnovato, basandosi su nuovi strumenti e modalità di comunicazione.
In ogni caso, considero la figura del medico come il primo strumento di diagnosi e di cura…ed attraverso la comunicazione e lo scambio di informazioni è possibile ottenere una iniziale comprensione delle problematiche ed identificare le possibilità terapeutiche...
Parlo di inter-azione perché reputo fondamentale una risposta attiva da parte del paziente, che vedo
come co-creatore del proprio benessere, naturalmente ad eccezione dei casi in cui il soggetto versi
in gravi condizioni o sia sotto gli effetti di una anestesia. Ma per tutte le altre situazioni il medico deve si, utilizzare tutta la conoscenza e gli strumenti a sua disposizione per curare il proprio paziente, ma il paziente, o la persona in generale, deve seguire i suggerimenti e le regole necessarie ad ottenere un risultato positivo, assumendosi la responsabilità dello stare bene nei confronti propri
e delle persone che lo circondano.
Da parte mia, al di là dell’attività chirurgica ospedaliera, nella mia vita professionale ho sempre cercato di offrire un valore aggiunto, innovativo, alle cure proposte ad i miei pazienti. Questa costante ricerca mi ha spinto ad esplorare campi “non chirurgici”, che potessero comunque fornirmi soluzioni di ordine diagnostico e terapeutico.
Del resto il paziente affetto da patologia vascolare è, per antonomasia, un paziente multidisciplinare,
affetto da plurime patologie, nei confronti del quale appare indispensabile, possedere una visione
più ampia possibile…un approccio olistico in chiave moderna.
E così mi sono dedicato allo studio di diverse discipline ampliando le mie conoscenze nel campo della microbiologia, genetica, oncologia, immunologia, nutrizione, ma anche l’omotossicologia, omeopatia, osteopatia ed il mondo della medicina orientale.
Questo mi ha permesso di avere un quadro più chiaro ed ampio non solo nell’ambito della patologia vascolare, ma in generale per ciò che riguarda il concetto di Invecchiamento nel suo insieme e dell’Anti-Aging, identificando e creando nuovi paradigmi, in campo diagnostico e terapeutico.
Da quasi 10 anni sto collaborando con l’Università di Genova in una ricerca che riguarda l’impiego
di molecole di origine naturale in campo vascolare ed oncologico, due mondi apparentemente
lontani, ma che ho scoperto avere molte affinità e similitudini; tali patologie condividono gli stessi
fattori di rischio e molti meccanismi chimici, biochimici ed immunologici, seppur con diverse
modalità, quasi fossero due facce speculari della stessa medaglia.
Ed il risultato di questo percorso, attraverso lo studio dei meccanismi alla base dell’invecchiamento
vascolare e dell’organismo nella sua globalità è un metodo, il Metodo Giovani Dentro: un percorso
non lineare che sfrutta ciò che viene definito il Paradigma Ormetico.
Il Metodo Giovani Dentro è in grado di stimolare dei meccanismi di adattamento fisiologici che portano l’organismo non solo a sopportare, senza subire danni, gli stimoli/insulti di natura esogena od endogena (identificato con il termine di resilienza) ma sono in grado di andare oltre, un recupero di struttura e funzione, cioè verso quello che viene definito “uno stato di Antifragilità”. Stato di antifragilità che è alla base sia della resilienza che della selezione naturale.